Tecniche di Riproduzione

GLI INNESTI

TIPO D’INNESTO

EPOCA D’ESECUZIONE

TIPI DI PIANTE

Gemma dormiente

Fine estate

Per piante giovani. Se fallisce si puo’ rientrare un innesto invernale

Triangolo

Inverno (febbraio)

Per piante giovani (due-tre anni)

Spacco

Inverno (febbraio)

Per piante giovani, piu’ semplice del triangolo

Corona

Fine inverno

Per il reinnesto di piante adulte con branche di 10- 15 cm o piu’

Tecniche di Riproduzione

Tecnica della TALEA

Vengono definite talee di ramo, di stelo o di gemme fogliari e, a loro volta, si distinguono, a seconda della natura del legno usato , in talee legnose, di germoglio ed erbacee e, a seconda del periodo in cui si preparano e del tipo di stelo, di legno tenero o di legno duro, radice.
Le talee di legno duro si preparano in autunno - inverno scegliendo tra i getti quelli che presentano un diametro e un vigore medio; si evitino invece quelli con internodi lunghi. Per essere sicuri che la talea asportata abbia un'ottima capacità di radicamento,, sarà sufficiente potare la pianta madre in modo che produca nuovi getti vigorosi. Scelto il getto, eseguite un taglio dritto al di sopra di unnodo a una lunghezza che può variare da un minimo di 10 a un massimo di 25 cm, e con un diametro compreso tra 0,5 e 4 centimetri. Raccoglieremo quindi le talee tagliate in mazzi che avremo cura di conservare in un ambiente umido e freddo fino a primavera. La conservazione avviene di norma per sotterramento nella sabbia in un luogo del giardino al riparo da vento e gelo.Vengono cosi' moltipliacti: camelia, forsizia, fico, ligustro, rosa, cotogno, gelso, melograno, ribes, uva spina, mirtillo, nocciolo, olivo, castagno, pioppo, salice, susino mirabolano e vite.

TALEE CON PIEDE O TALLONE

Asportate le talee con il "talone" o il "piede", significa prelevarle con un pezzetto di scorza o di legno della pianta della madre. Permette loro di appoggiarsi meglio al substrato, di radicare piu' facilmente e di essre maggiormente negli attacchi crittogamici. Tutti i tipi di talea possono essere asportate con il tallone, siano esse di legno di duro, legno tenero o ebracee, ma l'accorgimento è particolarmente consigliato nel caso di quelle preparate in autunno e quindi messe a riposo fino alla primavera seguente.

TALEE RADICALI

Questo metodo di propagazione si basa sul fatto che piccole porzioni di radici di molte specie di piante hanno la capacità di sviluppare dei germogli e di produrre quindi un nuovo esemplare vegetale. Il periodo migliore per prelevare le talee radicali corrisponde a quello della stasi vegetativa e il procedimento da seguire varia a seconda delle dimensioni delle radici su sui opera.

Per radici sottili si taglieranno sezioni di 3-4 cm di lunghezza che verrano poi disposte orrizontalmente sulla superficie di un contenitore (riempito di sabbia e ricoperte con uno strato di terra dello spessore di circa 1 cm). Dopo aver annaffiato con delicatezza, si copre il contenitore con una lastra di vetro (la si toglierà non appena spunteranno i germogli) e lo si tiene in ambiente riparato, magari all'interno di una serra. Quando le nuove piantine si saranno sufficientemente sviluppate da sopportare il primo trapianto, tra tutte si selezioneranno le piu' vigorose e si impianteranno in un contenitore di dimensioni maggiori per consentirgli il proseguo dello sviluppo. Se si opera invece su radici di maggiori dimensioni, occorrerà rispettare la posizione che avevano precedentemente, quindi piantarle verticalmente con la più grossa rivolta verso l'alto.

UN PERICOLOSO NEMICO E': La muffa grigia (Botritys cinerea) è il nemico principale delle talee.

POLLONE RADICALE

Invece, è un evento più spontaneo in natura. Dalla radice della pianta madre si sviluppano naturalmente dei succhioni. Per ottenere nuovi esemplari i ricacci vengono staccati tra l'autunno e primavera, in fase di riposo.

E' necesario scavare delicatamente all'intorno del punto in cui il pollone è spuntato per non rischiare di rovinare le radici che si sono formate. Riocordo che le piante generate dai polloni, tendeono a loro volta a essere pollonifere.

Vengono così moltiplicati: olivo, castagno, nespolo, nocciolo, cotogno, fico e lampone molte altre specie arboree.

POLLONE DI CEPPAIA

Viene utilizzato per moltipliacre i portainnesti di lacune piante da frutto, ma anche alcune specie ornamentali. Si mette della terra, alla base fra i due rametti, facendo su di esso un taglio, oppure si lega con un filo di ferro ben "chiuso", in quel punto "usciranno" le radici.

TECNICA della MARGOTTA

Si tratta di una tecnica che agevola l'emissione di radici in porzioni di ramo anche a parecchia distanza da terra, mettendolo a contatto, grazie a un a apposito recipiente, con un subtrato umido.(Spiegazione Veloce)

Si "avvista" un ramettoabbstanza maturo, si incide la corteccia sotto la corteccia sotto la gemma prescelta. Si prende una bottiglia tagliata a metà o un sacchetto nero, si infila la terra dentro di esso, si posiziona sul ramo e si lega ai due estremi, tipo una caramella.

Vengono così moltipliacti: limone, magnolia, Ficus Elastica, rododendro, lillà, Hamamelis, rosa, camelia, olivo odoroso, kaki, fico e nespolo.

TECNICA della PROPAGGINE

Si tratta di un sistema di propagazione molto diffuso in natura e che riprodotto artificialmente consiste nell'incurvare un ramo lungo e flessibile in maniera tale da poterlo parzialmente interrare, forzandolo a produrre radici in quella porzione. Perchè questa antichissima tecnica di riproduzione abbia successo, occorrè pero' adottare alcuni particolari accorgimenti.

PROPAGGINE SEMPLICE: Inanzitutto di stimoleranno con un'energica potatura i rami siti sulla part5e bassa della pianta da riprodurre, cosi' d favorire l'emissione di nuovi getti vigorosi adatti allo scopo in vicinanza del suolo. In un secondo tempo, lavoreremo con la forca il terreno vicino alla pianta madre dove verrà interrato il getto prescelto e lo renderemo maggiormente sciolto miscelandolo con torba e pietrisco. I rami piu' adatti per fare propaggini sono quelli dell'anno, i piu' giovani e non fioriti. (Breve riassunto) Si scava un a piccola fossa e in esa interreremo una porzione di ramo provvista di almeno due gemme (15-20 di cm lunghezza), sulla quale avremo praticato una piegatura o una strozzatura, un accorgimento usato per favorire l'emissione di radici, specialmente se il ramo è legnoso, consiste nel praticare un taglio di 1-3 cm sotto la gemma, nel puinto il cui ramo verrà a contatto con il terreno, mantenendo la spaccatura aperta grazie di un pezzeto di legno, basta anche uno stuzzicadenti; ( esempio della Margotta).Vengono cosi' moltiplicati: Vite, fico, camelia, rododendro, rosa, forsizia, e altre specie.

PROPAGGINE MULTIPLA: Si tratta di una variante della propaggine semplice. Tecnicamente il procedimento non si diversifica dal precendente, se non per il fatto che il ramo da moltipliacre viene interrato nel suolo e fatto fuoriuscirepiu' volte con un andamento a serpentina lasciando emergere, fra un interramento e l'altro, almeno due coppioe di foglie. La propaggine multipla, che richiede le medesime operazioni culturali di quella semplice, origina, a differenza di questa, piu' individui. Vengono cosi' moltipliacti: varietà di aceri e scotani, corniolo a corteccia colorata.

PROPAGGINE DI PUNTA: Questa altra variante viene anche definita a Capogatto ed è particolarmente indicata per moltiplicare piante dal fusto sarmentoso. Si opera su un ramo dell'anno precedente, potandolo frequentemente tra la primavera e l'estate per facilitare l'emissione di nuove cime. Esso verrà poi piegato verso la zona di terreno circostante, che sarà stata precedentemente ben lavorata in modo a riuscire interrare le cime senza farne fuoriuscire gli apici.

Vengono cosi' moltipliacti: rovo, lampone, vite e altre piante sarmentose.

PER SEME

Consigliata per diversi tipi di portainnesti per piante da frutto tipo, il melo, castagno,......

Se si deve riprodurre una pianta conviene la Talea, Magotta, perchè mantengono le stesse caratteristiche della pianta madre, per seme la pianta potrebbe nascere con caratteristiche diverse.

 

 

 

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